Utilizzare il video immersivo come strumento nella creazione di comunità, come stimolo all’apertura reciproca nei rapporti interpersonali all’interno di una comicità di disabili motori. Queste sono alcune delle principali caratteristiche del nuovo Laboratorio di Realtà Virtuale Esperenziale, in corso con una comunità del torinese e realizzato con il supporto della psicologa Stefania Romaniello.
“Il progetto ha come obiettivo avvicinare gradualmente le persone con disabilità motorie realtà virtuale come strumento immersivo di intrattenimento e di conservazione e condivisione della memoria rispetto alla propria storia di vita.”
Gli ospiti della Comunità si avvicinano al video 360° cominciando a conoscerne le possibilità e visualizzando diversi lavori, scelti e selezionati in base a interessi e gusti personali.
Parallelamente alla visione di opere e lavori in VR 360 si riflette sul mezzo, per immaginare un video immersivo “su misura” in cui il proprio vissuto personale si intreccia con la città, in un giocondi rimandi fra memorie individuali e racconti condivisi.
La realtà virtuale è qui uno strumento per destare meraviglia ma anche e soprattuto mezzo per superare le barriere del movimento, per poter “viaggiare” verso altri luoghi, altri tempi. In aggiunta a questo, un effetto secondario del progetto, data la sua natura immersiva, è quello di favorire la socializzazione fra gli ospiti della struttura e lo sviluppo di dinamiche relazionali positive.
E infine…
Al termine di questa esperienza, innovativa e gratificante, presenteremo un video per raccontare il lavoro svolto ed un piccolo paper.