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il libro

il libro

oggi e’ passato zio Enrico, dovevo disfarmi di un po’ di libri “vecchi” che ho deciso di non prendere, perche’ non voglio caricarmeli e trasferirli nella mia libreria, perche’ so che non li sfoglierei mai, perche’ penso che non mi interessino abbastanza, perche’ voglio staccarmi da questo ricordo – un avanzo – ereditato dai miei genitori. Ho chiesto se – di qualche libro di cui mi sembrava riconoscere un valore, sapesse dirmi – se e quanto valessero, per valutare ne valesse la pena di portarli a qualche libraio / antiquario / rigattiere / seconda mano… E sono fioccati gli aneddoti: e’ partito in quarta a raccontare di come abbia girato, con degli spartiti musicali a cercare di piazzarli, ritenendoli di un qualche valore ed alla fine fosse riuscito ad elemosinare un misero “tre euro”. in una qualche bancarella in via Po.  di come l’ offerta fosse stata orgogliosamente rifiutata. e di come le partiture fossero poi state regalate ad un’ amica appasionata di musica. e della successiva riconscenza, e del piacere del regalo. ed e’ stato meglio cosi’.
sindone
il volto come puo’ apparire leggendolo dal “negativo” della sindone
Dimenticavo, lui e’ un appassionato di libri, un collezionista. Oppure di come abbia raccontato con dovizia di particolari -che io tralascio per brevità – dell’ avventura in cui prima trovo’ fortunosamente un libro – un atlante americano di meta’ ottocento – di come lo abbia proposto vuoi a questo vuoi a quello ( noti antiquari / librai ) – e della trepidante attesa riferita allorche’ uno di essi, allertato della proposta di vendita del tale titolo, non aspettasse altro che non l’esaminarne la fattura e la completezza, il buono stato di conservazione, … ed il successivo disappunto – di entrambi – a questo punto, nello scoprire come ne mancassero alcune tavole e cio’ ne decurtasse sensibilmente il valore: dai diecimila euro a poco piu’ di mille. Quasi un’ avvincente avventura, nel cercare di ricercare  e scoprire un  titolo nelle bancarelle quando lo stai cercando, penso io, o nell’ ingrato ed arduo compito di piazzare metri o chili di libri quando non te ne fai nulla. o ne intravedi un possibile valore. Per ora mi sono tenuto la copia numerata dell’ ostensione della Sindone – come ricordo di mio padre. insieme a pochi altri (anche un po’ ammuffiti) e che devo ancora sistemare in casa. so che non me ne faro’ nulla. solo un ricordo nel ricordo.

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