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il posto a sedere

il posto a sedere

il posto a sedere oggi in ufficio il problema era trovare il posto a sedere, insomma siamo stipati in quattro in un posto da due, gomito a gomito ad alitarci tutto il giorno addosso. quasi come se fossimo in una stalla o semplici bestie. Poi ho letto del viagio “lento” in treno: contrapposto a quello in aereo, o meglio ancora in bici, che costa piu’ tempo e fatica. del come si entri nel paesaggio e si percorra la strada. del come sia frammentato il tempo se invece voli in aereo – che al massimo riesci a telefonare. gia’ leggere o scrivere non ci riesci, non riesci a concentrarti. sei sempre in viaggio – cioe’ che ti muovi sempre, ma non che riesci a fare qualcosa.
in metro
seduto in metro a fare qualcosa col computerino ( e tirarmela un po’ )
A me capita un po’ lo stesso con la metro. Se prendo la macchina per andare in ufficio, magari faccio anche un po’ prima, ma poi devo posteggiare all’ andata (e al ritorno), e non trovi parcheggio facile, e devo sempre stare attento, guidare etc etc. e’ tutto tempo impiegato in cui non riesco a fare altro. anzi devo stare attento alla guida. e neppure pensare troppo ai fatti miei. Se prendo la metro posso sedermi (e trovo praticamente sempre) e leggere qualcosa. oggi ho letto un po’ da “animals” – la rivista/fumetto. mi sono letto gia’ due o tre libri, meglio se racconti, e numerosi fumetti. il tragitto è di 15-20 minuti. e non ha senso fare di piu’ (computer o altro). dopo un po’ non penso piu’ al posto a sedere in ufficio, a quanto siamo stipati, a come siamo trattati. mi immergo nella lettura ed in un batter d’occhio devo gia’ scendere: sono arrivato al capolinea. bene. per oggi e’ finita.

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